Succede una cosa bella quando diventi una studentessa fuori sede, conosci altra gente, altri posti, e chi consideravi semplicemente dei colleghi di corso diventano col tempo amici fidati.
Io ho incontrato 4 ragazze meravigliose che mi hanno fatto sentire a casa in una città a me sconosciuta, mi hanno fatto sentire meno sola e con meno nostalgia amara addosso.
Una volta laureata uno dei miei ricordi più preziosi saranno le colazioni in centro nella nostra bakery preferita, in cui oramai siamo di casa.
E tra un cupcake e due cookies di cosa potranno mai parlare 5 ragazze?
Capelli?
Vestiti?
50 sfumature di grigio?
Del fatto che ci sono più possibilità di superare farmacologia che botanica?
No.
5 ragazze mentre sono alla posta e poi successivamente nella bakery parlando di: pessime amplessi.
Esatto uomini, noi vi giudichiamo.
E anche male.
E facciamo paragoni, perché è inevitabile.
La regola generale è:
Ecco, uomo italico che non mi ascolti, tu meriti di essere citato quando io parlo con le mie amiche di amplessi pessimi, perché se non mi ascolti, se sei concentrato solo su te stesso io finirò per stilare la mia lista della spesa per il capodanno 2025.
Un errore comune che il giovane italico commette (si parla di ragazzi tra i 20 e i 30 anni, che qui non siamo mica in uno libro di Moccia) è il voler raggiungere vette A VOI sconosciute dimenticando totalmente che la vetta del piacere è lì, davanti a voi: il clitoride.
Se solo sapeste quante terminazioni nervose ci sono in quella piccola area smettereste di dimenarvi come dei tori posseduti.
Alla luce di tutte le nostre lamentele sono arrivata alla conclusione che a volte "un vibratore è meglio di alcuni uomini"
1. Il vibratore centra sempre il punto.
2. Il vibratore non ha solo due velocità: "Sono vigoroso e ti monto come la panna montata" e "sto sdraiato fai tutto te"
3. Il vibratore, se c'hai voglia durante il derby San crispino - Molinari non ti blissa dicendoti "no amore stasera no, sto vedendo la replica"
5. Con il vibratore non devi fingere. Mai.
Io ho incontrato 4 ragazze meravigliose che mi hanno fatto sentire a casa in una città a me sconosciuta, mi hanno fatto sentire meno sola e con meno nostalgia amara addosso.
Una volta laureata uno dei miei ricordi più preziosi saranno le colazioni in centro nella nostra bakery preferita, in cui oramai siamo di casa.
E tra un cupcake e due cookies di cosa potranno mai parlare 5 ragazze?
Capelli?
Vestiti?
50 sfumature di grigio?
Del fatto che ci sono più possibilità di superare farmacologia che botanica?
No.
5 ragazze mentre sono alla posta e poi successivamente nella bakery parlando di: pessime amplessi.
Esatto uomini, noi vi giudichiamo.
E anche male.
E facciamo paragoni, perché è inevitabile.
La regola generale è:
"Se credete di essere il dio del sesso sceso in terra, stai sicuro che lei si sta lamentando di te compensando la mancanza di orgasmi con la mousse al cioccolato"Il problema è la sua troppa sicurezza, il problema siamo noi che non parliamo perché abbiamo paura di "ferirlo nell'ego" e piuttosto che ferirlo ci priviamo noi di una gioia, il problema è che se io ti dico "Fermo lì! Continua lì!" perché tu dopo 1 secondo spaccato ti sposti? Ma allora lo fai apposta.
Ecco, uomo italico che non mi ascolti, tu meriti di essere citato quando io parlo con le mie amiche di amplessi pessimi, perché se non mi ascolti, se sei concentrato solo su te stesso io finirò per stilare la mia lista della spesa per il capodanno 2025.
Un errore comune che il giovane italico commette (si parla di ragazzi tra i 20 e i 30 anni, che qui non siamo mica in uno libro di Moccia) è il voler raggiungere vette A VOI sconosciute dimenticando totalmente che la vetta del piacere è lì, davanti a voi: il clitoride.
Se solo sapeste quante terminazioni nervose ci sono in quella piccola area smettereste di dimenarvi come dei tori posseduti.
Alla luce di tutte le nostre lamentele sono arrivata alla conclusione che a volte "un vibratore è meglio di alcuni uomini"
5 Ottimi motivi per avere una relazione con il tuo vibratore ed evitare certi casi umani con la sindrome di Rocco Siffredi.
(che di Rocco ce ne sta uno, e non sei tu.)
1. Il vibratore centra sempre il punto.
Non ti ispeziona la vagina come se fosse tua madre con la tua borsa in cerca delle chiavi della tua macchina.
Non gira e rigira in "cerca" di qualcosa; lui sa dove deve andare, e ci va.
Non ci gira in torno, non lo evita direttamente, sa cosa vuoi e ti soddisfa.
2. Il vibratore non ha solo due velocità: "Sono vigoroso e ti monto come la panna montata" e "sto sdraiato fai tutto te"
Lui - ll vibratore - ne ha 6 di velocità e sono tutte a tuo personale piacimento.
E puoi andare lentamente per cominciare a rilassarti e sentire il calore che piano piano irradia il tuo corpo per poi andare veloce, avvicinarti al piacere e poi di nuovo piano e cosi via.
Niente amebe spiaggiate su di te che si muovono come se avessero una crisi epilettica.
3. Il vibratore, se c'hai voglia durante il derby San crispino - Molinari non ti blissa dicendoti "no amore stasera no, sto vedendo la replica"
Poi vi chiedete del perchè "no amore, stasera no, c'ho mal di testa."
Ma ci sta, ed è questo il bello di un OGGETTO: è sempre a tua disposizione e puoi usarlo e riposarlo quando pare e piace te.
4. Il vibratore ti fa ANCHE i massaggi.
Sí, perché lo puoi passare sui piedi dopo una giornata sui tacchi, sulla cervicale, sul collo, le gambe, le braccia.
Insomma ovunque. E non si lamenterà.
5. Con il vibratore non devi fingere. Mai.
Questo è Mia (2) della Lelo.
Ecco, qui sul bloggo non ho mai scritto niente al riguardo, ma io rompo le ovaie alle mie amiche e amici decantando la bellezza e l'eleganza dei vibratori della Lelo, roba che se la Lelo lo sapesse mi farebbe responsabile del marketing o robe del genere seduta stante.