#One. Cose a membro di segugio.

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La mia nuova ossessione:


(Libri non disperatevi, presto passerete dagli scaffali della Feltrinelli a quelli della mia stanza. Promesso.)


Tra l'altro la Jennifer Lawrence oltre ad essere tanto gnocca è tanto brava.
Tra l'altro altro c'è il mio attore preferito in assoluto, il mio amato Stanley Tucci. Come si fa a non amarlo?




L'amore ai tempi di whatsapp.

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Se Florentino Ariza e Fermina Daza fossero vissuti ai nostri tempi, molto probabilmente lui l'avrebbe stalkerata su  Facebook e poi su Whatsapp mentre lei l'avrebbe bloccato, sbloccato, chattato qualche volta; su whatsapp sarebbe stata online, MA non avrebbe risposto. 
Ferminia, collegandosi su facebook avrebbe visto le foto in cui Florentino era taggato con la gnoccona di turno e daje con il rosicamento; avrebbe aperto la chat solo per vedere se è online ma "No! Non gli scrivo! Mi dovessero tagliare la mano, ma non gli scrivo porca zucchina!!! E vaffanculo a te e alla gnocca di turno che ti fai!"

Ferminia rosichi??? Eppure te la tiri con quel povero cristo.

Florentino, pure tu... dai. Prima giuri amore eterno a Ferminia e poi te la fai con quelle zoccolone?? È ovvio che Ferminia se la tira. 



Se Romeo e Giulietta fossero vissuti nell'era di Whatsapp a quest'ora erano ancora vivi!! 

Detto questo detto tutto.


Bene...dopo aver dialogato con personaggi veri e/o immaginari, di sicuro morti, sulla loro possibile reazione ormonale favoreggiata da whatsapp, facebook e twitter, posso anche andare a rinchiudermi in qualche ospedale psichiatrico.

Tanto vi scriverei pure da lì. 



L'altro giorno, mentre ero al telefono con Madre e Padre, rispondo ad un messaggio della Picci, come la cellulite ecco che arriva, puntuale, inesorabile, sempre uguale a se stessa la frase: "Ma sempre al telefono stai???"


Sì.

Mi piace rompere le palle alle mie amiche su WhatsApp, postare boiate su facebook per farci 4 risate insieme, spettegolare su Tizia e su Caia.
E adesso che Ted si è evoluto e finalmente ha whatsapp posso rompergli le palle anche li e ci godo. 







Perchè Facebook e Whatsapp sono i new "appostamenti" per gli stalker alias ragazzine in piena età dell'oro ormonale INNAMORATE. 
Questi piccoli demoni in 3 secondi scoprono vita, morte e miracoli e resurrezione del Tipo di turno, tutto grazie alla santissima trinità: Twitter, Facebook e Whatsapp.
Ultimamente si è aggiunta un quarto membro: ASK.
Ma di questo parleremo dopo.
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Ho troppo sonno per inventare un titolo figherrimo.

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È primavera, il sole splende, gli uccellini cantano, i fiori sbocciano in tutto il loro splendore e i rompicoglioni escono dal loro letargo.

Ci sono vari motivi per cui mal sopporto la primavera, oltre al fatto che in questa stagione io, gli antistaminici e i fazzoletti Tempo facciamo costantemente i ménage à trois - tra l'altro "trois" mi fa venire in mente "troia", va bhe lasciamo perdere - il tasso di persone rompicoglioni in giro per le strade aumenta del 100%.

Fa caldo, le belle giornate sono più frequenti per cui non si vuole stare a casa a fare la muffa, quindi si esce.
Il gagliardo Ivano di turno prende la macchina e si reca presso la residenza di Jessica, con la sua gagliarda macchina e la sua gagliarda musica alla Tunz Tunz Tunz parara Tunz Tunz Strunz.
Arriva a destinazione, parcheggia e SUONA.

Il citofono per dire a Jessica di muoversi? No.
Il campanello di casa di Jessica? No.

Lui suona il clacson della macchina.
Non una, ma bensì più volte, insistentemente, inesorabilmente fino a quando non c'hai le palle piene e l'unica cosa che speri è che ci sia una fuga di monossido di carbonio in quella macchina.

Ovviamente anche Jessica si è rotta di quel casino che ti fa desiderare l'arrivo degli alieni (desiderosi di fare esperimenti scientifici sui rompicoglioni, giusto per capirne un po'), così da gran signora la quale è, si affaccia dalla finestra e grida:
"CAZZO HO CAPITO!!!! STO ARRIVANDO!!! HAI ROTTO LE PALLE CON QUESTO CLACSON!!!"
E lui senza esserne da meno: "MUOVITI SCENDI! CHE MI SI STANNO SCIOGLIENDO LE PALLE!!!"
Il tutto coronato dal soave suono di quel cazzo di clacson.

Io l'ho sempre detto: certe armi di distruzione di massa non possono essere di uso comune e accessibili a tutti.

Ho solo una cosa da dire: Perché?
Perché esiste gente del genere?
Perché chi suona così il clacson è lo stesso che in spiaggia butta le lattine della birra a terra quando a 2 cm di distanza c'è la pattumiera, è lo stesso che al cinema invece di starsi zitto e vedersi il film per cui ha PAGATO, parla, ride, discute sulla sua ultima caccola enorme uscita dal suo inutile naso - il genio: paga il biglietto per farsi i cazzi suoi e rompere quelli degli altri - è lo stesso che non si ferma alle strisce pedonali con tanto di semaforo verde pedonale (si chiama così? ) in più pretende di avere ragione.
È quello con il quoziente intellettivo pari a quello della sua caccola precedentemente elogiata.
È quella gente che quasi ti fa sperare nella fine del mondo, perché non ne puoi più di gente così.

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Una volta l'estate era la mia stagione preferita, poi mi sono iscritta all'università.

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"Miei cari ex diplomati, alias matricole, fra qualche mese scoprirete la bellissima sensazione di istinto omicida-suicida suscitata dal leggere e dal vedere le foto riguardanti il mare, il sole, la nullafacenza, mentre voi avrete il culo piantato sulla sedia e un libro che minaccia la vostra voglia di vivere."

Nel corso della tua vita, i ricordi riguardanti l'estate posso essere tranquillamente catalogati sotto l'etichetta "Pre-Immatricolazione" e "Post-Immatricolazione"; ma tranquillamente proprio.
Nessuno ti avverte che nel momento in cui ti immatricoli ti puoi dimenticare del mare, della nullafacenza, del "Mi sto annoiando", perché non avrai il tempo di annoiarti, perché avrai il culo piantato sulla sedia e un ventilatore che ti spara aria calda in faccia. L'unico svago che di tanto in tanto ti puoi concedere - tra una pausa caffè e l'altra - è fingere di essere Rose FacciaDaCulo sul Titanic e dire "Jack sto volando" mentre il ventilatore ti svolazza i capelli; il tutto coronato dalla voce metallica data da questo meraviglioso oggetto amico d'infanzia.

Io me la ricordo l'ultima vera estate, quella dove non fai niente per 3 mesi e un settimana, quelle che l'unico dilemma dalla giornata è: "Che cazzo - di costume - mi metto?"
Cambiano le stagioni ma la frase "Che cazzo mi metto?" rimane la stessa, il dilemma rimane lo stesso. Confortante.
È quell'estate in cui un plotone di pompieri, usciti da chissà quale sogno proibito alla 50 sfumature di grigio di qualsiasi ragazza, si fermò proprio sulla strada di fronte alla scogliera dove tu e la Picci vi eravate fermate per prendere il sole. Faceva tanto caldo quel giorno. Tanto caldo.
È quell'estate in cui io e ilPrincipe ci siamo messi insieme e si usciva fino alle 4 del mattino e si stava tutti insieme a ridere e scherzare come se non ci fosse un domani, e la frase: "no ragà, mi ritiro prima perché domani devo studiare" non sapevamo neanche cosa significasse.
La ignoravamo, la evitavamo come si evita la buzzicozza rompipalle che ti stalkera.

Ho già parlato dei pompieri? Giovani e aitanti pompieri? Accaldati pompieri? Dio quanto mi manca quell'estate, l'estate prima del quinto.

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