Il copripalle.

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Da alcune settimane vedevo uno strano movimento qui sul bloggo, in poco tempo il mio post sui costumi da mare è stato letto 300 volte.
Piccola nota personale: MODELLE DI CALZEDONIA BRUCIATE ALL'INFERNO!
Cosa ci fosse di così interessante proprio non lo sapevo, fino a quando mi ricordo che esiste un paginetta qui nelle impostazioni, che procura un gran sollazzo: le parole di ricerca.
Questa volta è stato un tripudio di:
-Peni
-Palle
-Stronzi

L'ultimo non riesco a capire se si riferisse ad uno scarto naturale del nostro corpo o ad uno scarto umano della società.

"Come liberarsi da uno stronzo"
Prova con activia.

Perché se la gente cerca i peni si ritrova me in mezzo alle palle?
Ecco perché:





Succede che l'anno scorso, girovagando tra i vari siti di costumi ho trovato nei meadri dell'internette un qualcosa che ha profondamente turbato la mia dolce e innocente psiche.
Questo coso qua.
Non si potrebbe nemmeno definire "costume" perché fa così talmente cagare che...che...che te lo metteresti sta cosa qua? No sincero.
Ma ahimè c'è chi se lo metterebbe e peggio se l'è messo.





Perché?
Beh...magari per una questione di abbronzatura, un perfetto e "uniforme" colorito da far invidia ai migliori centri abbronzanti del mondo, anzi dell'universo.
Ma la questione dell'abbronzatura è solo il motivo più futile e superficiale dell'utilizzo di tale indumento; le vere motivazioni sono funzionali e prettamente pratiche: ci vuole economia! Parsimonia nell'utilizzare i materiali, i tessuti, e se non si ha tanto materiale è inutile sprecare tanto tessuto come può essere una semplice mutanda o non voglia dio i boxer.
Troppo spreco, quando c'è gente che migliaia di anni fa girava nuda! Senza potersi permettere un minimo di straccio addosso!
Non si fa! Soprattutto in tempo di crisi!

Quindi ben venga!
Ben venga questa striscia di tessuto che copre solo le gnudità!
Infondo anche noi donzelle utilizziamo fili interdentali a mo di costume e biancheria intima in vista di questi tempi duri. Se poi alla vista qualcos'altro si fa duro, beh lì è tutto un altro discorso.
Ci vuole la parità dei sessi!
E se questo vuol dire coprire il proprio sesso con un pezzettino di tessuto avanzato dalla piega della gonna della nonna tanto meglio!
Solo per voi ho fatto una piccola ricerca, che qui di piccolo ci si va sempre a nozze, di modelli alternativi per uomini con le palle.
Non letteralmente, nel senso che bisogna avere un gran coraggio nell'indossarli in pubblico.
A casa fate quel che pene vi pare.


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#vitadasfigata mondiali edition.

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"Figura mitologica: corpo da donna, mente di uomo." 

Listography #25 - Things most people probably don't know about you

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The Life In A Year



Poche cose non si sa di me essendo che il mio sport preferito è sputtanarmi.
Ma ogni scusa è buona per farlo.


  • Non mi da fastidio che mi si guardi il seno.
    Sono due palle di ciccia attaccate al petto quindi non ho nessun problema se mentre cammino ci butti l'occhio, anche perché detto sinceramente ci stanno ed è impossibile non notarle manco volendo.MA se ti sto parlando e invece di prestare attenzione a ció che ti sto dicendo le fissi allora preparati a morire. 

  • Sono molto creativa.
    Soprattutto nell'architettare la morte altrui. Di fatto su instagram in #diariodiunastalkerperbene sfogo tutto il mio genio.

  • Tutti sanno che odio biancaneve.
    Nessuno sa che amo Ariel (anche se la biasimo per aver rinunciato alle pinne)
    Ma la cosa piú strana è che quando ero piccola e stavo a mare pregavo Poseidone affinchè mi donasse la coda. 

  • I tuoni e i lampi mi mettono ansia.
    Una fortissima ansia.

  • Un giorno mentre ero in garage per prendere non ricordo cosa in uno stipetto in alto, all'improvviso mi cadde nella canottiera e proprio in mezzo alle tette uno scarafaggio.
    Sono ancora traumatizzata.

  • Fin da piccola ero molto femminista e lottavo per i diritti dei gay e i trans.
    Infatti in mezzo a tante barbie Ken era gay e Tanya era un trans.
    Vivevano tutti felici e contenti sotto lo stesso tetto. 

  • Credo negli unicorni e negli arcobaleni fatati.
    Accettate la mia religione: l'unicornesimo. 

  • Sono ossessionata dai profumi e ne riconosco la maggior parte.
    Ho l'olfatto molto sensibile, come l'udito, indi per cui TUTTI gli odori li sento io.
    Almeno saró la prima a sentire una fuga di gas. 

  • Ho visto a metà Amore 14.
    Subito dopo mi sono andata a confessare per aver peccato.
    Il sacerdote disse che aver visto amore 14 era già di per se una penitenza. 

  • All'apparenza una bambolina di porcellana.
    Nell'animo una camionista maschiaccio.
    Il mio amico ted quando parla con me su whatsapp dimentica che io abbia una vagina.
    "Tu sei una figura mitologica: hai il corpo da donna e la mente di un uomo" 

  • Ho scoperto di avere un talento naturale: so sparare e ho una mira pressoché precisa.
    Dovevo intuirlo già da piccola, perchè alle barbie preferivo le pistole e le spade.

  • Appassionatissima della F1.
    Il mio sogno è sempre stato quello di essere pilota.
    Anche se ho la patente e non ho mai piú guidato dopo averla presa.
    Un trauma avvenuto 10 anni prima mi impedisce di mettermi al volante senza rischiare una crisi di panico.
    Ma adesso è arrivato il momento di superarlo perché non è che posso stare in giro fino alle 4 del mattino se c'ho sonno e voglio ritornarmene a casa.
    Sticazzi il trauma io voglio dormire.

  • Mi immedesimo talmente tanto nei personaggi dei libri che alla fine ho una crisi d'identità. 

  • Sono una psicopatica con tendenze maniache omicide. Ma questo lo sanno già tutti e mi amano ugualmente.
    O forse fingono di amarmi perché sanno che li rinchiuderei in cantina.
    E la mia cantina non ha prese d'aria.
    Prima o poi l'ossigeno finirà...






LaRacchia per il sociale: Cibati da sola Parte 3

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Caffè: "Se non ci fossi io ma da mo che ti aveva mandato a fanculo."


Ore 16:45
Sento gli occhi pesanti, il libro di fisiologia ancora più pesante, la mia voglia di buttarlo dalla finestra e contare gli unicorni sempre più insistente.

-"Pausa caffè?" 
-"Sì! Aspé, fa caldo..."
-"Non ti preoccupare. Ci penso io. Ho letto sul blog di Cervelletto una cosetta bella assai!"
-"Quello della cacca?"
-"No. Quello del caffè shakereto"
- "Apposto. Arma sto caffè"

Il procedimento lo spiega amabilmente lui, io ho solo preso la briga di tritare con "l'ammaccacarne" il ghiaccio messo in un sacchetto congelo.
Perché in realtà il suo frullatore gridava pietà, il mio si godeva il fresco.

Ma tanto lui non lo saprà mai perché non mi stalkera sul bloggo.
Prima dice che mi ama e poi non mi stalkera.
Bah. Oramai non si sa più amare a questo mondo.



Foto molto instagrammosa: "Caffè bacato"

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