"Gli ex, come Voldemort, non devono essere nominati!" Cit.Sarinski. (L'imperatrice)

20 comments
20 starnuti consecutivi: è primavera.

In questa meravigliosa stagione avvengono due cose:
1. Allergia al polline.
2. Ritorni delle/degli ex.

Entrambi sono il male puro. 

La mia Vagina-Mentore ha già stilato i VALIDISSIMI motivi per NON rivedere un ex: Qui tutto il suo genio. 

Lei afferma con tutta la forza che ha in corpo che: rivedere un ex è comunque una stronzata. Un ex non è MAI una buona idea.

MAI. UNA. BUONA. IDEA.

Come darle torto?

Partiamo dal presupposto che se una/o è EX un motivo ci sarà; magari ce ne saremmo dimenticati, ma fidatevi, passato il tempo delle mele quel motivo vi si ripresenterà davanti ai vostri occhi in modo cristallino.
Se sceglierete di farvi il secondo giro di giostra dovete stare molto attenti, perché al secondo giro il rischio di nausea si fa più pressante. 
All'inizio sarete inebriati dai feromoni e dall'ottimismo, ma a meno che voi non vi sposiate, finirete per lasciarvi.

La minestrina riscaldata non è mai buona.

Ma i ritorni degli ex è una piaga sociale che va affrontata e combattuta, ci dovrebbero fare una pubblicità progresso.

"Dì NO agli ex, dì sì a valsoia!"

"Ex" in latino significa "Fuori di..." quindi in teoria dovrebbe essere "fuori dalla propria vita" essendo ex. No. Loro ritornano. Rientrano prepotentemente nella tua vita, piombando come un fulmine a ciel sereno.
"Cosa vorrà?" ma sopratutto: "Perché?" 
Perché ritornare? 
"Ho sbagliato" diranno i più, e magari lo credono veramente, ma la verità è che manca la coperta confortevole dell'abitudine.
"Fuori" fa freddo, è un posto ostile e insidioso e non sai mai chi potresti incontrare; costruire poi un nuovo rapporto, ricominciare da zero è faticoso, metti anche il senso di "casa" che ti manca e avrai il ritorno della ex. 
Ci si dimentica presto i motivi per i quali ci si era lasciati, i motivi per i quali il rapporto non funzionava più: magari troppo uguali o troppo diversi, chè si sa che il giusto equilibrio si ha nel mezzo.
All'inizio, o quando si è lontani, ci si ricorda solo dei momenti belli, in cui tutto andava bene, in cui si era felici insieme all'altra persona e insieme a quei ricordi subentra la malinconia, perché ci rendiamo conto che tutto quello ci manca, e ci si chiede "perché non ha funzionato?"

Ecco, questi pensieri, per l'amor del cielo, non fateli.


Chi è "l'altra" invece direbbe "fuori dalle palle stronza", e ha tutte le ragioni del mondo per dirlo.

Perché di solito, l'altra è quella che ne soffre di più, sopratutto se il rapporto non è "ufficiale", sopratutto se non è "La sua nuova ragazza"
Di solito, l'altra, quella che ne soffre di più, sta nel limbo.
Il limbo è quel mondo grigio e piatto, dove il concetto Spazio-Tempo si ferma; non esiste regressione o progressione, esisti solo tu, ferma lì, immobile, ad aspettare.
Aspetti che lui prenda una decisione, aspetti di ricevere la grazia o la condanna, e qui devi capire se sei una da limbo - in eterna attesa - o una che prende una decisione, ché la vita continua e non la si può sprecare in attesa.

I più si piegheranno al ritorno dell'ex, ma tengono troppo all'altra, quindi la parcheggeranno nel limbo, in attesa.


"Ma è proprio il debole che deve saper esser forte e andar via, quando il forte è troppo debole per poter fare del male al debole"
"L'insostenibile leggerezza dell'essere" - Kundera.


Ritornando ad un concetto fondamentale, ma purtroppo bellamente ignorato e scansato (origine della piaga sociale): Gli ex non si devono nominare.
È un errore che fanno in molti, magari non se ne rendono neanche conto, ma tu gli staccheresti volentieri i testicoli quando accade.


Read more...»

LaRacchia per il sociale: "Ma u ti nni para vrigogna?" #2

10 comments
Buongiorno miei little stalker, oggi per la rubrica "Ma u ti ni pari vrigogna" avremo come argomento centrale il famigerato "Abbbbbordaggio sull'internette"
Questa nuova piaga sociale affligge il 45% della popolazione mondiale e pare che al momento i ricercatori stiano lavorando per sintetizzare un antidoto.

Si spera nella scienza.

Nel frattempo vi riporto una testimonianza del "Curioso caso umano #16"
La leggenda narra di una dolce donzella che con il suo melodioso canto del piffero attirasse a sè, nel cuore della notte, tutti i tipi strani nel raggio di 800 km.



Per capire di quale coltello parlasse:



In rarissimi casi, la dolce donzella di sto piffero attrae principi strani e affascinanti che suonano comodini, e dinnanzi ai casi umani, essa è solita soffermarsi su un sol pensiero particolare: "Ma perché?"

Probabile che tale quesito non incontrerà mai la sua risposta.

Guida pratica e consigli più o meno demenziali per provarci sull'internette.


1. Contattarla con un motivo non valido.

Perché sforzarsi di dire "ciao" o di trovare un modo almeno mediamente intelligente per iniziare una conversazione quando puoi tranquillamente sparare minchiate?
Minimo sforzo, massima resa.


2. Darle della stupida.

Lo sanno tutti: "Prendi una donna, trattala male" che lei ti sputtanerà in tempo reale con tutti i suoi amici.
Risate garantite.
Per lei.


3. Mettersi in primo piano.

Parla sempre di te, sempre e solo di te; poco importa se in teoria sei in una conversazione e non in un monologo. Fallo e lei sarà tua. Tua carnefice. 


4. Utilizzare in modo improprio le faccine.

Uno sguardo vale più di mille parole.
Infatti alla vista di tutte quelle faccine non hai proprio parole per esprimere il senso di nausea, di disgusto e di disorientamento che ti pervade fino al midollo spinale. 


5. Trattarla come un cagnolino.

Bau.



Per concludere: "Ma chi te se incula?"


Sfida a colpi di poesia.

14 comments
La mia amata Susy mi ha taggata nella sfida della poesia.
Come precisato da lei non è una sfida nello SCRIVERE poesie, anche se potrei facilmente vincere con una mia partorita due giorni fa.



La sfida consiste nel riportare appunto una poesia entro le 24 ore, altrimenti si deve pagare pegno: regalare un libro.
Non dovete regalarmi un libro perché per mandarmelo ci sarebbe troppo sbatty, ma ogni scusa è buona per ampliare la propria libreria ergo: consigliatemi libri!

Riporto "Ahimè! Ah vita!" di Walt Withman, ascoltata per la prima volta in uno dei miei film preferiti: L'attimo fuggente.

Ahimè! Ah vita! Di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei senza fede, di città piene di sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più sciocco
di me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi,
della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida
camminare a fatica attorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato in tanti nodi,
a domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre: che cosa
c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?

Risposta:
che tu sei qui, che esiste la vita e l’individuo,
che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso..





"Quale sarà il tuo verso?" (Keating)




Scelgo per la sfida:
- Cri



"pikachu scelgo te!!!"




Happy Cannibali's Day! (Con tipo 24 ore di ritardo)

8 comments
Sono una perenne ritardataria, potevo cambiare rotta proprio ieri/oggi? No.
Capitemi, sono anche reduce da un leggero doposbornia dovuto al festeggiamento del bloggheanno di Pensieri Cannibali il quale ieri compiva ben 6 anni!

Gli auguri e il divertente festeggiamento sono doverosi per il cannibale più figo di questo universo.

Lo dico ogni volta: io un giorno a quest'uomo farò una dichiarazione d'amore come si deve.
Nel frattempo mi godo le sue recensioni.

Quindi, Marco...
Buon Bloggheanno! :D



Listography #14 - Your favourite books

11 comments
The Life In A Year


C'è chi morirebbe felice con la faccia in mezzo alle tette, chi dentro ad una fetta di torta, io con la faccia dentro ad un libro. 
Quando si compra un libro, c'è un rito vero e proprio da fare: lo guardi, lo annusi, sfogli qualche pagina, lo accarezzi.
Gli dai un'altra annusatina profonda cosicché il profumo persista nelle tue narici e infine lo ammiri nel suo nuovo posto, a casa, in mezzo ad altri tuoi vecchi amici.
È faccenda assai delicata e catartica questa.
È iniziare una lunga e seria - per non dire appagante e soddisfacente - storia d'amore.

I miei libri preferiti:

  • Jane Eyre - Charlotte Bronte.
  • Orgoglio e pregiudizio - Jane Austin
  • Cyrano de Bergerac - Edmond Rostand
  • Hunger Games / Catching Fire / mockingjay - Suzanne Collins
  • Il piccolo principe - Antoine de Saint-Exupéry
  • L'amore ai tempi del colera - Gabriel García Márquez
Ne avrò dimenticati mille e cento ma va bene così.





Powered by Blogger.