È estate. evviva.
Se io e l'estate fossimo delle fatine fatate, io sarei la fatina dell'Autunno che fa il culo a quella dell'Estate.
Si vede che mi piace l'estate no? Insomma, è chiaro come lo shatush!
Io, spirito delle tenebre. Io regina dei ghiacci e delle coperte in pile, quando arriva l'estate, per me è LA MORTE NERA.
Il dramma comincia quando le giornate si allungano e il sole avanza prepotentemente tra le nuvole. MA STATTI LI E NON AVANZARE, MA 'NDO VAI??? ACCUCCIA!!!
L'avanzar del sole comporta non certo poche seccature, tipo svestirsi fino a quando non ti rimane addosso che una pezza che copra le parti ignude di te, tipo il sudore e l'appiccicaticcio, tipo che i jeans si fondono con lo strato di epidermide a te tanto affezionato.
Tipo: I PIEDI IN BELLA VISTA. (Tipo che palle sto caldo. Tipo)
Io non so che genere di trauma abbia avuto da piccola, ma ho questa avversione per i piedi, i primi i miei che mi sembrano quelli degli Hobbit. Giuro. Va bhe, almeno i peli sul piede madre natura me li ha risparmiati.
Se c'è una cosa che odio sono i piedi scoperti ovunque .-. Piedi sudati ovunque. Piedi scoperti e sudati OVUNQUE.
Essendo una che quando cammina cade da sola, inciampa anche su superfici lisce, ho preso l'abitudine di camminare a testa bassa, semplicemente per non cadere col culo per terra.
Anche in estate.
Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare, ho visto cose che mi hanno fatto rivalutare in positivo i piedi degli Hobbit.
Ho visto smalti perlati! Ai piedi!! Ho visto smalti perlati sulle unghie dei piedi addosso a delle ragazze!
Ma dico... ma non c'avete delle amiche che vi voglio bene? E che vi guardano i piedi?
Il trauma più profondo.
Che già così potete capire il mio amore per l'estate.
Ma noi non parleremo del caldo e dell'improvvisa e gradevole scelta nel dimenticarsi del deodorante, nono, non parleremo di questo.
Non parleremo della luce del sole che mette in risalto tutti i difetti estetici delle persone - soprattutto i miei - quando questi erano perfettamente camuffati dalle nuvole. No.
Non parleremo neanche della sabbia che si infila in posti che non vorremmo mai che fossero violati, soprattutto dalla sabbia! Che poi chissà quale cane o gatto o ubriaco ci avrà urinato sul quel granello di sabbia.
No. Noi parleremo degli usi e costumi, soprattutto costumi, dei peni e delle vagine.
Io, le mie ciccette sballonzolanti e la mia fidata amica che amorevolmente, oramai da anni, chiamo Celly, tra una corsa per non bruciarsi i piedi - che manco flash riuscirebbe a fare più veloce- e un'altra per non far vedere troppo Celly, CAPITA che mi metta a fissare studiare le persone.
Comara* me.
In una rapida occhiata guardo i costumi, per poi rendermi conto immediatamente che sono tutti CALZEDONIA. Anche i miei.
In un altrettanto rapida occhiata noto che la maggior parte delle ragazze non li indossa come l'indosso io: a loro stanno meglio perché c'hanno il culo sodo e tutto fuori.
Bella mia, si vede anche se non te lo togli del tutto il costume che c'hai il culo bello, non ti dannare nel metterti in posizioni cosicché sto culo risalti ancora di più. Tanto col costume taglia 0-2 anni si vede comunque!
Rosicona me.
Perché se la prova costume delle ragazze del paesiello è come la pubblicità di calzedonia mista a quella pseudo-pornografica della Bilboa la mia è tipo così:
E cavolo se non sono favolosa con Celly!
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