LaRacchia per il Sociale: "Cibati da sola"

10 comments
Oggi mi sono svegliata e ho deciso di fare la fescion bloggher.

No, vi prendo in giro.

Oggi mi sono svegliata e dopo essermi ingozzata di biscotti , studiato, letto un po' di "Harry Potter e la pietra filosofale", fatto la doccia e aperto il frigorifero un fantatrigliardo di volte ecco che un dubbio esistenziale mi attanaglia sia la mente che lo stomaco: "che mi cucino?"

Mamme e universitari di tutto il mondo: io vi sono vicina ♥ Io vi capisco.

Fino a 2 anni fa ignoravo totalmente l'esistenza degli effetti di smarrimento e disorientamento che questa domanda può provocare, tanto c'era mamma che iniziava già dalle 6 del mattino a ripetere per tutta casa: "ma che cucino oggi?" - "boh mà, tutto è buono"

Madre, mi dispiace. Avrei dovuto dare più penso al tuo interrogativo giornaliero. Scusami mà.

Io oggi lo capisco, oggi che mi devo cibare da sola. 

"Oh mondo infame!" - "E fagli un panino no?" [Cit. Alessia]

Ebbene ecco nata la rubrica: "cibati da sola" per chi come me, è all'università e si deve cibare da sola.

Iniziamo:

Buon giorno mie care amiche e amici! Oggi ho preparato per voi Pasta pesto e patate, pasta che mia nonna mi preparava quando andavo a mangiare da lei. 
Semplicissima, ma di grande effetto. 
Farete un figurone davanti ai libri di Chimica e Fisiologia che vi attendono in salotto/camera da letto/parcogiochi. Un FI-GU-RO-NE.
Allora mie care, ecco cosa vi serve:
  • Pasta
  • Pesto
  • Patate
  • Acqua
  • Sale
  • Uno stomaco (facilmente reperibile)
  • Fame. Tanta fame. Oserei dire Famissima.


Procediamo:

Prendiamo un pentola e riempiamola d'acqua, accendiamo il fuoco e con un movimento rotatorio da destra verso sinistra ( o viceversa, dipende dove sta il fornello) adagiare la pentola su codesto focarello.

Attendere prego...

Quando ad una certa temperatura (e precisamente a quella che corrisponde alla temperatura di ebollizione) la tensione di vapore eguaglierà la pressione esterna, per cui la vaporizzazione si manifesta in modo tumultuoso interessando non solo la superficie superiore del liquido ma tutta la massa del liquido- cioè: quando l'acqua bolle - calate la pasta.


e girate girate girate girate girate girate girate... 
Trascorso un tempo sufficiente a far scottare la pasta tanto da aver preso forme e dimensioni del tutto diverse da quelle previste, togliete la pasta.

Oh, un momento... le patate.
Dopo che avete "scolato la pasta" prendete 3 patate di medie dimensioni, dipende se volete la pasta più patatosa o meno patatosa, sbuciatele e tagliatele a dadini. 
Prendete un pentolino e mettete acqua e il sale, il quale avete sapientemente dimenticato di mettere nell'acqua della pasta. Poco male, il sale fa proliferare la Celly.
Aspettate che l'acqua faccia glu glu e quando vedete questo turbine di glu gluamento buttate dentro le patate. 

Attendere prego...

Le patate sono cotte, toglietele dall'acqua attraverso quell'aggeggio bucato di cui non ricordo il nome e buttatele dentro la pasta oramai fredda.
Aprite il pesto e versatelo sopra la pasta e le patate, "riminando" il tutto.

Ed ecco a voi La pasta con patate e pesto.

Buon appetito.

E ricordate: la cucina devastata vi attende.

Ovviamente prima di divorare giustamente la pasta, postate la foto del vostro piatto su Instagram, così tutti potranno ammirare la vostra forza di volontà nel reagire a questa triste situazione: l'assenza della mamma che vi ciba. 


Alla prossima mie care amiche.










10 commenti:

  1. Ahahahahahahaha..
    Io sono più per la pasta con il tonno.
    Cucina la pasta, apri la scatoletta di tonno, butta nel lavabo un pò dell'olio che contiene il tonno e getta direttamente nella pasta il tonno.
    Amalgamare bene, formaggio e buon appetito :D

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  2. Maledetta me quando ho deciso di andare a vivere da sola in un palazzo pieno di famiglie. Sali le scale e ad ogni piano c'è un profumo diverso di cose buonissime che sai già non arriva da casa tua. Sul mio pianerottolo al massimo sento odore de pastina del signor Gianni, il pensionato che abita davanti...a sto punto il sugo pronto di Giovanni Rana non diventa così male...!!

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    1. ahahahah ti capisco, perchè le mie vicine sono delle nonne, vale a dire che sento profumo di lasagne &co ogni giorno. :Q___

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  3. Che bello mi ricordo i tempi dell'università quando dalla facoltà chiamavo a casa e dicevo all coinquilina: " mi metti due patate sul fuoco per favore? Scusa sai!" E l'altra scocciata di dovermi fare il favore, la trovavo mollettone e occhiali che mi guardava storto mentre mangiavo quelle patate e un filo di olio. Non l ho più rivista...

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    1. mamma mia, per due patate hai scatenato in lei l'ira funesta?
      Che dolce e carina la coinquilina.

      Sarà forse scappata via dalle patate? :O

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  4. Se ci mettevi anche due fagiolini era la pasta al pesto da perfetta Genovese :) Eli

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    1. sisi :D xD ma non mi piacciono i fagiolini xD

      :Q__ mamma mia, mi mangerei pasta e pesto ogni giorno della mia vita xD

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  5. Questa mi mancava, vedi. Pure il mio babbuino personale dice "calare la pasta", io invece dico "buttare la pasta" e c'è sempre qualche pezzo di idiota che me risponde "e se la butti io che me magno?". Adorabile. Quasi quanto un calcio sugli incisivi.

    Anyway appena posso (=appena me ricordo) ti inserisco nel mio fighissimo blogroll.

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